I Pacs (o Dico all’italiana) rappresentano un mezzo attraverso cui due individui (di qualsiasi sesso) decidono reciprocamente di ‘individuare’ una serie di diritti e doveri disciplinanti un rapporto di convivenza. Perchè essere contrari?
Chi ha deciso di leggere queste brevi righe per cercare una risposta (o presunta tale) alla domanda posta nell’incipit rimarrà deluso… Non era una domanda retorica, ma un dubbio che mi assale ogni volta che assisto alle dichiarazioni ‘da telegiornale’ di ministri e vescovi che ritengono l’idea di inserire uno strumento giuridico per la tutela dei rapporti di convivenza una sorta di aborto di una mentalità ormai deviata o volutamente deviante.
Mi scuso con il perbenista qualunquista se non riesco a cogliere quanto di profondo ed edificante c’è nelle contrapposizioni non argomentate della Chiesa, o nel richiamo all’identità di partito anche su questioni così delicate (vedi sen. Pera). La mia ottusità (che a me piace definire pragmatismo) fa fatica a comprendere cosa c’è di male a riconoscere uno strumento giuridico che facilità la tutela di diritti (riconosciuti fondamentali anche da chi è contrario alla cosa, e mi riferisco sempre allo stimabile sen. Pera) tra due persone che esprimono la volontà di iniziare un percorso di vita comune. Chi se ne intende un po’ di diritto societario coglierà la similitudine, la faccenda mi sembra analoga all’introduzione di modelli di governance societaria, già in voga da anni all’estero, alternativi all’unica fattispecie previgente. La legge non impone di seguire modelli differenti da quelli tradizionali, ma conferisce la possibilità di scelta tra soluzioni differenti. Perchè mai dovrei oppormi ad un legislatore che, riconosciuta la complessità del fenomeno sociale, individua diverse soluzioni che il singolo può adottare per soddisfare meglio le proprie e peculiari esigenze?
Francamente, non riesco a trovare una risposta non solo soddisfacente, ma RAZIONALE alla domanda, a meno che non consideri anche logiche differenti dal benessere sociale, addentrandomi in considerazioni di benefici e status di fazioni. Ma preferei evitare…
Tra le assurdità che ho sentito, ve ne riporto una davvero simpatica, così per (s)drammatizzare. Un esponente di Forza Italia ha affermato che i Pacs sono contrari alle radici giudaico cristiane in cui l’Italia e l’Europa si riconoscono. Ma allo stesso tempo dice che occorre ostacolare la legge perchè troppo blanda, perchè è il risultato di un misero compromesso. Voi ci capite qualcosa?
Rimando all’uscita del testo definitivo del ddl per una disamina analitica. Per il momento mi limito a ribadire la mia incredulità nel vedere gente che si oppone ad un ‘regalo’ che lo stato sta facendo ai suoi cittadini.
Ovviamente sarei davvero felice di avere una delucidazione da chi pensa di avere una risposta alla mia domanda, non lasciatemi nell’ignoranza.
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